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Come il respiro influisce sul mal di schiena: cause e rimedi

Il dolore alla schiena è una delle condizioni più diffuse e invalidanti, con l'80% della popolazione colpita almeno una volta nella vita. Analizziamo cause, fattori di rischio e soluzioni efficaci come la fisioterapia e l'educazione posturale, disponibili presso il nostro studio di Roma Balduina.
Come il respiro influisce sul mal di schiena: cause e rimedi
Ecco come curiamo questo tipo di condizione presso il nostro Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina
• Introduzione
• Cenni anatomo-fisiologici
• Le cause del dolore alla schiena durante l’atto respiratorio
• Mal di schiena: faccio fatica a respirare
• Mal di schiena: altezza polmonare
• Polmonite: causa di dolore alla schiena durante la respirazione
Introduzione
Il dolore alla schiena è una delle condizioni più invalidanti a livello mondiale. Da studi recenti, si stima che circa l’80% della popolazione ne soffrirà almeno una volta nella vita. A livello eziologico, molte sono le cause alla base di tale patologia, tanto che alcune risultano essere abbastanza complesse visto la variabilità dei tessuti che possono produrre dolore. Per questo risulta essere difficile risalire alla causa e, allo stesso modo, trovare la cura adeguata.
Il mal di schiena si è rivelato in forte aumento negli ultimi anni, tanto da risultare una delle patologie con maggiori costi per il sistema sanitario nazionale e di maggiore perdita economica per le aziende a causa delle assenze da lavoro. L’aumento di tale incidenza è concomitante al cambiamento dello stile di vita della popolazione. Ad oggi, un aumento della sedentarietà, delle ore di lavoro e un utilizzo crescente dei mezzi tecnologici (pc, smartphone o tablet) si sono rivelati dei fattori che impattano negativamente sulle posture e sulle attività della vita quotidiana. Per contrastare la sedentarietà, rivelatesi uno dei principali fattori di rischio per la salute nella popolazione occidentale, risulta importante la comunicazione e l’educazione del paziente per instradarlo verso una vita più attiva, prestando attenzione alle posture da adottare durante la giornata, con l’obiettivo di contrastare eventuali dolori lungo la schiena.
Il mal di schiena risulta essere uno dei principali motivi per cui le persone affette si rivolgo ad un centro di fisioterapia; anche perché, ad oggi il trattamento conservativo si è dimostrato molto efficace, se svolto da mani sapienti come accade presso diversi centri fisioterapici come lo studio di fisioterapia ed osteopatia a Roma Balduina riservando il trattamento chirurgico esclusivamente a una piccola fetta di popolazione. Durante la stesura di questo articolo ci focalizzeremo molto sulla patologia e sugli eventi che portano all’insorgenza della stessa, ponendo particolare attenzione ad un evento in particolare, ovvero: la respirazione.
Dopo di che, discuteremo di come la fisioterapia può essere utile nel porvi rimedio e, allo stesso modo, prevenire questa condizione spiacevole. Buona lettura!
Cenni anatomo-fisiologici
Per schiena intendiamo quella zona del corpo limitata superiormente da cervicale e cingolo scapolare, lateralmente dai fianchi e inferiormente dal cingolo pelvico. La schiena include due tratti in particolare: il tratto dorsale e lombare.
Il tratto dorsale, composto da 12 vertebre, è la porzione più rigida della colonna, essendo composta da 12 paia di coste che stabilizzate dallo sterno costituiscono la gabbia toracica. Infatti, le problematiche inerenti a questo tratto sono dovute a condizioni di rigidità, soprattutto in estensione. Per tale motivo, la popolazione tende a sviluppare ipercifosi dorsale (accentuazione della curva cifotica fisiologica) mettendo così a rischio frattura i corpi vertebrali soprattutto nelle donne anziane che soffrono di osteoporosi.
Il tratto lombare si compone di 5 vertebre totali e, analogamente al tratto cervicale, risulta delimitata da due strutture rigide, ovvero: il tratto dorsale superiormente e il bacino inferiormente. Queste due condizioni di rigidità sono spesso causa di ipermobilità del tratto lombare, visto il ruolo compensatore che lo stesso si ritrova a svolgere. Questo movimento eccessivo, espone la lombare a diverse patologie, tra le quali ritroviamo: degenerazione discale, anterolistesi, ernia discale, lombalgia, lombosciatalgia ecc..
Pertanto, il trattamento conservativo consisterà nel recuperare la mobilità del tratto dorsale e stabilizzare progressivamente il tratto lombare attraverso esercizi specifici di rinforzo della muscolatura stabilizzante.
Le cause del dolore alla schiena durante l’atto respiratorio
Considerando gli aspetti anatomici e biomeccanici di base, possiamo dedurre come il tratto maggiormente interessato da tale dolore risulta essere quello dorsale, in quanto connesso alla gabbia toracica. Le cause di dolore alla schiena durante la respirazione sono varie, di seguito cercheremo di analizzare quelle più frequenti:
- Trigger point miofasciale (T.P.M): può succedere che un paziente giunga da noi per un dolore durante la fase inspiratoria. La sintomatologia risulta essere pungente e ben localizzata in una area che solitamente risulta essere di pochi centimetri. Alla palpazione del punto dolente, la sintomatologia tende ad aumentare e ad irradiarsi.
Ma cos’è il trigger point?
Il trigger point, conosciuto meglio come contrattura muscolare, è un punto ben localizzato di elevata irritabilità presente a livello del sistema muscolo-scheletrico, in particolare muscolo striato. Questa condizione, alla palpazione, genera dolore trafittivo che tende ad irradiarsi in zone anche lontane dal punto stimolato. Vi sono 4 tripologie di trigger points: attivi (dolore irradiato anche se non stimolato), latenti (dolore locale ed irradiato se stimolato, con debolezza muscolare), secondari e satelliti.
Come trattare un trigger point?
Tra le tecniche utilizzate per il trattamento delle contratture muscolari, vi sono:
Tecniche manuali di compressione: il fisioterapista svolge una compressione manuale sul punto interessato, mantenendo il contatto per circa 40 secondi. La tecnica verrà ripetuta per altre 2 volte, con riposo di circa un minuto;
Tecniche di massaggio: nello specifico, sfruttiamo il massaggio profondo trasverso di Cyriax, che prevede un massaggio trasversale rispetto alle fibre muscolari interessate;
Terapie fisiche: si è visto che il TP risponde molto efficacemente al calore; pertanto gli elettromedicali di cui ci avvaliamo di più sono il laser (ad alta potenza favorisce lo stimolo biologico attraverso luce radiante dall’esterno) e la tecarterapia. (che sfrutta radiofrequenze evocando calore endogeno verso l’esterno).
- Frattura costale: una delle cause più invalidanti che comporta dolore alla schiena durante l’atto respiratorio. Gli sport da contatto, come: pugilato, rugby, arti marziali, contribuiscono all’insorgenza di tale condizione; questo perché le coste sono ossa poco robuste che se sottoposte a forte impatto possono crinarsi (piccola frattura composta) o addirittura incorrere a fratture scomposte. Quest’ultima può determinare delle problematiche molto importanti come lesioni ad organi interni, come: rene, polmoni.
Nel caso del polmone, una lesione della pleura può evolvere in pneumotorace (collasso polmonare) che se non trattato in maniera tempestiva, si incorre facilmente a soffocamento. Per questa tipologia di fratture, oltre alla valutazione clinica specialistica, faremo affidamento all’imaging strumentale di RX in proiezione doppia.
Come trattare le fratture costali?
Questa tipologia di fratture raramente vengono sintetizzati con chiodi, placche, viti o cerchiaggi; questo per la scarsa necessità. Solitamente viene effettuato un bendaggio esterno, per mantenere la parte a riposo, evitando respiri ampi e urti che possano peggiorare la condizione. Una volta aver ottenuto la calcificazione del tratto interessato, tramite la visualizzazione dell’RX di controllo, possiamo iniziare il trattamento riabilitativo conservativo che ha come obiettivo quello di recuperare la forza muscolare del tronco, rieducazione posturale, nel rispetto delle curve fisiologiche, attraverso esercizi specifici e mobilizzazioni passive e attive-assistite.
- Cisti: le cisti o accumulo di materiale adiposo possono provocare dolore posteriore rispetto alla sede di appartenenza del corpo estraneo. Tale dolore viene evocato alla pressione, palpando o comprimendo la zona interessata anche semplicemente con paziente supinato e la schiena a contatto con una superficie dura. Nel momento in cui la cisti evoca tale sintomatologia, si opta per l’asportazione chirurgica della stessa. Dopo di che, la riabilitazione consisterà nel trattamento della cicatrice attraverso mezzi fisici e tecniche di massaggio volte ad evitare che si sviluppino delle aderenze connettivali che possano alterarne la postura e il movimento.
Mal di schiena: faccio fatica a respirare
Con questa frase molti pazienti contattano il proprio fisioterapista di fiducia, nella speranza di risolvere questa loro condizione. Molto spesso la sintomatologia è dovuta a conseguenze post-traumatiche che non sempre riguardano il tratto dorsale con annesse le coste, come appena citato, ma anche un forte impatto a livello dell’osso sacro può scaturire per via riflessa tale sintomatologia. Ad esempio, durante una pattinata sul ghiaccio può succedere che il neofita perda l’equilibrio con conseguente caduta a terra. Impattando con le natiche, il soggetto avvertirà subito dolore e una certa difficoltà a respirare; quest’ultima sparisce dopo qualche minuto, ma non il dolore. Capita spesso che a causa dell’impatto violento, si sviluppi dell’edema (livido) sulla zona interessata che può essere riassorbito molto velocemente, rispetto alle normali tempistiche, attraverso delle applicazioni di tecarterapia, ultrasuoni e laserterapia ad alta potenza.
Mal di schiena: altezza polmonare
Tale sintomatologia dovrebbe essere esaminata con cautela da parte dell’operatore, in quanto potrebbe nascondere delle patologie alla base molto gravi non di nostra competenza. Pertanto, risulta importante recarsi dal proprio medico curante affinché possa scongiurare delle patologie in atto, che possano interessare organi (polmoni, cuore ecc..) e altre strutture, di altra natura eccetto di origine muscolo-scheletrica.
Sappiamo che i polmoni si estendono per tutto il tratto dorsale posteriormente e dalle coste anteriormente.
Con l’espressione “altezza polmonare” intendiamo l’apice del polmone che si trova delimitato da muscoli, quali: succlavio, sternocleidomastoideo, scaleni e fasci superiori del trapezio;
Esistono dei test di forza specifici per capire quale sia il muscolo implicato, svolti contro-resistenza; mentre se viene evocato un dolore nelle zone limitrofe, molto probabilmente la problematica principale risiede a livello della cervicale o della spalla. Infatti, non sempre la sintomatologia dolorosa indica la sede infiammata o lesionata; tale affermazione è stata dedotta da uno studio, condotto da un medico che volle capire quali fossero i punti in cui si irradiava il dolore dei dischi intervertebrali del tratto cervicale. Lo stesso sottopose diversi pazienti svegli a degli stimoli con ago sui dischi intervertebrali e vide come tutti indicavano dolore al centro delle scapole, più a livello dorsale.
Polmonite: causa di dolore alla schiena durante la respirazione
Tra le patologie degli organi interni che inducono dolore alla schiena abbiamo sicuramente la polmonite. La polmonite, come suggerisce la parola stessa, riguarda l’infiammazione di uno o entrambi i polmoni. La stessa si presenta principalmente in persone con: età superiore ai 60 anni o inferiore ai 2 anni e debilitate. La causa scatenante può essere data da agenti patogeni, quali: virus, batteri, funghi, inalazione di agenti chimici e assunzione di liquidi o frammenti di cibo.
La sintomatologia risulta eterogenea per via dei diversi fattori alla base della patologia, legati a:
- Tipologia di paziente: pediatrico, anziano
- Sesso
- Patologie associate
- Eziologia scatenante
I segni e sintomi riportati, oltre alla sintomatologia dolorosa a livello toracico associato a respiro o tosse, saranno:
- Febbre
- Affanno, spesso dispnea durante le attività della vita quotidiana
- Brividi
- Tosse in peggioramento
- Peggioramento a seguito di raffreddore
Tale dolore è dovuto ad un sovraccarico dei muscoli respiratori reclutati spesso durante l’arco della giornata a causa della tosse. In particolare, la sintomatologia viene evocata nella fase finale della tosse, che riguarda l’ultima fase espiratoria.
La diagnosi di polmonite è svolta dal medico, il quale tramite esami accurati va alla ricerca sia della causa e sia verso la localizzazione dell’infiammazione polmonare, accostandone una terapia farmacologica specifica. Anche il trattamento fisioterapico, come accade presso il Centro Fisioterapico ed Osteopatico a Roma Balduina, svolge un ruolo determinante nella cura della patologia, usufruendo di particolari tecniche respiratorie volte a velocizzarne i tempi di recupero.
BIBLIOGRAFIA
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