Fratture che affliggono il cranio e lo zigomo

  • 29. Jan. 25
Fratture che affliggono il cranio e lo zigomo

Le fratture del cranio e dello zigomo sono tra gli eventi traumatici ossei più pericolosi per l’uomo, poiché mettono a rischio organi vitali come l'encefalo. Questi traumi, causati da incidenti stradali, traumi sportivi, cadute o oggetti contundenti, richiedono un impatto violento per compromettere la robustezza delle ossa protettive.

Fratture che affliggono il cranio e lo zigomo

Scopriamo insieme come gestire questa condizione invalidante presso il nostro Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina 

• Introduzione
• Cenni anatomo-fisiologici del cranio e dello zigomo
• Classificazione delle fratture craniali e zigomatiche
• Cranio e zigomo: segni clinici in esiti di frattura
• Frattura craniale o zigomatica: come diagnosticarla?
• Frattura craniale o zigomatica: come trattarla?

Introduzione

Tra gli eventi traumatici ossei più pericolosi per l’uomo ritroviamo sicuramente le fratture del cranio e dello zigomo. La motivazione alla base è molto semplice, poiché si tratta di strutture che hanno la funzione di proteggere organi nobili, come: l’encefalo. A tal proposito, durante il nostro processo evolutivo siamo riusciti a sviluppare delle ossa possenti e robuste che per fratturarsi devono essere interessati da traumi con impatto violento e diretto, ad esempio: incidenti stradali, traumi sportivi, cadute e lesioni prodotte da oggetti contundenti.

Cenni anatomo-fisiologici del cranio e dello zigomo

Il cranio è la struttura ossea che compone la nostra testa, la quale si attacca al tronco tramite il collo. il cranio, in base alle funzioni che svolge, viene suddiviso in:
- Neurocranio: è la porzione superiore della testa ed è deputato a proteggere e circondare l’encefalo;
- Splancnocranio o massiccio facciale: riguarda la parte inferiore del cranio in stretto rapporto con la porzione viscerale iniziale dell’apparato respiratorio e digerente;

Le ossa che compongono il Neurocranio sono principalmente ossa piatte e si differenziano in base cranica e volta cranica. Quest’ultima a sua volta si compone di diverse ossa ben saldate tra loro, tra questi vi sono:
• Osso occipitale, di forma romboidale rappresenta la base del neurocranio;
• Osso sfenoidale, ha forma cuboidale a sei facce e contribuisce alla formazione delle fosse craniche, delle cavità nasali e orbitarie;
• Osso temporale, situato anteriormente all’occipitale, posteriormente allo sfenoidale e inferiormente al parietale. Insieme al processo temporale dell’osso zigomatico concorrono alla formazione dell’arcata zigomatica;
• Osso etmoide, concorre insieme allo sfenoidale alla formazione delle cavità nasali e orbitarie. La faccia superiore compone parte della fossa cranica, mentre quella inferiore compone la volta delle cavità nasali;
• Osso frontale, si articola con le due ossa parietali, mascellari, nasali, lacrimali, sfenoide ed etmoide;
• Osso parietale, di forma quadrangolare, articolandosi col controlaterale compone la volta cranica insieme a frontale, sfenoide, temporale ed occipitale;

la base cranica, invece, si compone dell’osso palatino, processo palatino del mascellare e dall’osso zigomatico.
Alla nascita, tra le ossa craniche troviamo delle aree continue di tessuto connettivo chiamate “fontanelle” che, durante le prime fasi dello sviluppo, tendono a saldarsi portando alla formazione di articolazioni prive di movimento definite “sinartrosi”.

Classificazione delle fratture craniali e zigomatiche

Le fratture a carico del cranio e dello zigomo possono determinare l’insorgenza di diversi sintomi. Questi variano dalla piccola frattura ossea composta fino alla morte immediata; pertanto, tra queste fratture avremo una specifica classificazione:
- Frattura aperta: dove insieme alla frattura ossea ritroviamo una lesione cutanea. Nei casi più importanti la frattura può risultare aperta ed esposta, fuoriuscendo così dalla cute. Questo pone il soggetto interessato anche ad un forte rischio di infezione.
- Frattura chiusa o semplice: vi è una lesione ossea ad esclusione di quella cutanea. Questa risulta essere la più frequente tra le fratture, se prendiamo in considerazione bambini con età pari o inferiore a 5 anni. Nel 40% dei casi avremo un interessamento dell’osso temporale, mentre al 20% la base cranica con inclusa l’arcata zigomatica.
- Frattura depressa, abbiamo i margini ossei interessati che, oltre ad essere esposti, convergono verso il centro del cranio.
- Frattura comminuta o pluriframmentaria: si tratta di una frattura completa in cui l’osso è suddiviso in 3 o più frammenti.
- Frattura lineare: con la lesione che segue un andamento lineare lungo l’osso in assenza di depressione o esposizione della frattura.
- Frattura incompleta: la lesione in questo caso comprende una sola porzione dell’osso interessato.
- Frattura a legno verde: con lesione del cranio durante la fase di crescita.

Cranio e zigomo: segni e sintomi clinici in esiti di frattura

Nelle fratture gravi, ad esempio esposte e aperte, risulta abbastanza intuitivo diagnosticare un eventuale frattura; all’apparenza, capita spesso che una lesione ossea non è poi così evidente. Pertanto, è di primaria importanza saper riconoscere i sintomi che si presentano.
I sintomi clinici a seguito di fratture craniche o zigomatiche possono dividersi in due grandi gruppi:

- Sintomi lievi non sono indicatori determinanti di frattura ossea in questa regione, in quanto compaiono anche in altre condizioni cliniche. Si tratta infatti di:
• Vertigini;
• Stato confusionale;
• Cervicalgia e difficoltà a muovere il collo;
• Cefaleo o emicrania;
• Sensazione di nausea e/o vomito;
• Offuscamento della vista;
• Sensazione di sbandamento o alterazione dell’equilibrio;

- Sintomi gravi, rientrano:
• Dolore intenso, localizzato o generalizzato al collo, testa e muscoli facciali;
• Arrossamento e/o calore localizzato in prossimità al trauma;
• Tumefazione;
• Ecchimosi;
• Sanguinamento, in esiti di lesione ossea e cutanea, con formazione di edema evidente se localizzato al volto;

Frattura craniale o zigomatica: come diagnosticarla?

Alla valutazione dei segni e sintomi segue sempre l’imaging strumentale per poter fare diagnosi; si tratta di esami radiologici, come: RX, TAC, RMN.
- L’ RX: mette in evidenza la componente ossea;
- La TAC: consente una ricostruzione tridimensionale a più proiezioni del cranio;
- La RMN: consente di poter valutare il tessuto osseo e i tessuti molli, come l’encefalo in questo caso.

Frattura craniale o zigomatica: come trattarla?

Per le fratture più gravi è necessario procedere col trattamento chirurgico per sintetizzare i segmenti ossei, mentre per le fratture meno gravi si consiglia il riposo a letto. In entrambe le condizioni, nella seconda parte della fase terapeutica, che coincide con la fase di consolidazione ossea, inizia il percorso fisioterapico.

La fisioterapia classica, come quella proposta dal Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina, per questa tipologia di fratture, può essere esclusivamente di carattere:
- Ortopedico, nel caso di lesioni semplici che non abbiano intaccato il sistema nervoso centrale. In queste condizioni la fisioterapia ha lo scopo di far recuperare i movimenti dei muscoli facciali e del collo, per mezzo di: stimolazioni manuali, esercizi specifici e talvolta implementando mezzi fisici.
- Se implicato anche il sistema nervoso centrale, il trattamento è anche di carattere neurologico. Nel caso fratture più gravi vi è una compromissione importante non solo della struttura ossea, ma anche delle funzioni motorie e vitali, a seconda della zona lesionata.

Pazienti che riportano questo tipo di lesioni, sono spesso interessati da trattamento chirurgico con lunga degenza in ospedale e necessitano di una vigilanza costante del personale medico, infermieristico e fisioterapico. Visto che non si tratta esclusivamente di recupero ortopedico ma anche di tutte quelle funzioni di origine nervosa, come parlare o camminare, in Italia, difficilmente questa tipologia di pazienti è seguita in centri privati di fisioterapia, pertanto si fa riferimento a strutture specializzate.

 

BIBLIOGRAFIA 

Chukwulebe S, Hogrefe C. The Diagnosis and Management of Facial Bone Fractures. Emerg Med Clin North Am. 2019 Feb;37(1):137-151. doi: 10.1016/j.emc.2018.09.012. PMID: 30454777.

Álvarez-Vázquez L, Tafur-Grandett AA, Almendarez-Sánchez CA, Sosa-Nájera A, Franco-Jiménez JA. Reconstruction of depressed skull fracture in school patients. Technique description. Cir Cir. 2022;90(5):627-631. English. doi: 10.24875/CIRU.21000016. PMID: 36327480.

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