Dolore al coccige: la coccigodinia

  • 14. Nov. 24
Dolore al coccige: la coccigodinia

La coccigodinia, o dolore al coccige, rappresenta una condizione rara ma potenzialmente invalidante, caratterizzata da un dolore persistente nella regione coccigea, appena sotto l'osso sacro. Tale sintomatologia rende difficoltoso mantenere determinate posizioni, costringendo il paziente a frequenti cambi posturali per alleviare il dolore. Questo studio analizza l'anatomia e la fisiologia del coccige, definendo i criteri diagnostici e i trattamenti terapeutici più efficaci, tra cui opzioni fisioterapiche all'avanguardia fornite da strutture specializzate come lo Studio fisioterapico ed osteopatico di Roma Balduina.

Dolore al coccige: la coccigodinia

Ecco come curiamo questa condizione invalidante presso il nostro Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina

• Introduzione
• Cenni anatomo-fisiologici sul coccige
• Coccigodinia: eziologia
• Coccigodinia: cause
• Coccigodinia: segni e sintomi clinici
• Coccigodinia: diagnosi clinica e medica
• Coccigodinia: cura e rimedi
• Bibliografia

Introduzione

La sintomatologia dolorosa a carico del coccige o la coccigodinia sono relativamente rare nella popolazione mondiale, ma possono essere estremamente invalidanti per chi ne soffre. La presenza di un dolore persistente nell'area del coccige, la porzione ossea situata appena sotto l'osso sacro, rende difficile mantenere una posizione seduta o eretta senza provare fastidio. Nei casi più importanti, la persona è costretta a modificare continuamente la propria postura nel tentativo di trovare una posizione che allevi i sintomi.

Questo articolo si propone di approfondire tale condizione, partendo da una descrizione anatomo-fisiologica, esploreremo il significato della coccigodinia, illustrando i percorsi diagnostici e i trattamenti medici e fisioterapici più efficaci, questi ultimi svolti in diversi Centri all’avanguardia come lo Studio fisioterapico ed osteopatico di Roma Balduina. Ti auguriamo una buona lettura!

Cenni anatomo-fisiologici sul coccige

Il coccige è un osso piccolo di forma triangolare con base superiore, situato all'estremità inferiore della colonna vertebrale. È composto da quattro vertebre, definite "false" poiché, essendo prive di dischi intervertebrali, risultano fuse tra loro. Questa porzione rappresenta ciò che resta della coda dei nostri predecessori!

Nel coccige si distinguono sei facce principali:
- La base
- L’apice
- La superficie anteriore
- La superficie posteriore
- Le due superfici laterali

Se poniamo l’attenzione sulla porzione articolare, il coccige si trova coinvolto con una sola articolazione, quella con l'osso sacro, chiamata "articolazione sacro-coccigea". Questa articolazione unisce la superficie inferiore dell'osso sacro con quella superiore del coccige.
Oltre a proteggere il canale spinale, che termina nel tratto lombare, il coccige contribuisce a sostenere il peso del corpo in posizione seduta e funge da punto di inserzione per diversi legamenti e muscoli, tra cui il muscolo: grande gluteo, pubococcigeo ed elevatore dell'ano.

Coccigodinia: eziologia

La coccigodinia è una condizione dolorosa che colpisce il tratto coccigeo. Come accennato nell’introduzione, non è una patologia molto comune, ma può manifestarsi in entrambi i sessi e a qualsiasi età. È noto, tuttavia, che l’incidenza è maggiore nelle donne, specialmente tra i 35 e i 45 anni.

Coccigodinia: cause

Le cause della coccigodinia sono varie e non ancora del tutto definite, ma sono stati identificati alcuni fattori di rischio significativi. Tra questi rientrano: il parto, traumi diretti, microtraumi ripetuti, problemi posturali, sovrappeso, età superiore ai sessanta anni, presenza di carcinomi che interessano il tessuto osseo, cisti pilonidale e patologie reumatiche come l'artrite, ecc.

Coccigodinia: segni e sintomi clinici

Questa condizione clinica patologica è caratterizzata principalmente da dolore localizzato al coccige e nelle aree circostanti. Il dolore si manifesta sia alla palpazione sia durante la posizione seduta; infatti, i pazienti spesso riportano fastidio quando guidano per lunghi tragitti, dopo aver sostenuto un atteggiamento posturale prevalentemente seduto per parecchio tempo o mentre si piegano a terra per raccogliere un oggetto. Nei casi più gravi, il dolore è presente anche in posizione eretta e durante una semplice camminata.

A volte i sintomi si irradiano verso la zona dei glutei e possono accompagnarsi a mal di schiena nella zona lombo-sacrale, dolore agli arti inferiori, disturbi intestinali come costipazione o dismenorrea (dolori mestruali) nelle donne. Se la sintomatologia algica risulta essere causata da un trauma diretto, può essere presente anche ematoma nell'area interessata.

Uno dei movimenti che frequentemente può determinare l’insorgenza della sintomatologia dolorosa è il passaggio dalla posizione seduta a quella eretta.

Coccigodinia: diagnosi clinica e medica

Dalla lettura dei paragrafi precedenti avrai potuto apprezzare come la coccigodinia risulta essere una condizione dolorosa con eziologia multifattoriale; di conseguenza, la diagnosi non segue protocolli rigidi ma deve essere personalizzata in base ai sintomi riportati dal paziente. Per esempio, una coccigodinia causata da un trauma diretto sarà differente da quella che può insorgere dopo il parto. Generalmente, è utile sapere che durante l’anamnesi iniziale, il medico eseguirà test clinici di movimento e palpazione non solo sul coccige, ma anche sulla colonna vertebrale e sugli arti inferiori (in particolare a livello delle anche).

Se analizziamo le diverse indagini radiologiche, per tale condizione, solitamente viene prescritta una radiografia (RX) con doppia proiezione, sia in posizione seduta che eretta, per valutare la condizione del tessuto osseo e la mobilità del coccige durante il movimento. In casi specifici, come sospette infezioni o cisti, per un’indagine più dettagliata si può richiedere una risonanza magnetica (RM), che permette di osservare tutti i tessuti presenti nella zona interessata.

Se esiste il sospetto che il dolore possa essere di origine neoplastica, al paziente saranno prescritti ulteriori esami, come scintigrafia ossea, TAC e analisi del sangue.

Coccigodinia: cura e rimedi

Essendo una condizione ad eziologia multifattoriale, la terapia viene scelta in base alla causa sottostante e al tipo di sintomi riferiti dal paziente. La fisioterapia, secondo le linee guida internazionali, rappresenta una delle soluzioni più efficaci per alleviare questa condizione dolorosa.

Un ciclo di fisioterapia per coccigodinia svolto in Centi specializzati, come presso il Centro di Fisioterapia ed Osteopatia a Roma Balduina, include tecniche di terapia manuale, esercizi specifici e l’uso di dispositivi ad alta tecnologia. Dalla combinazione di questi tre tools abbiamo la possibilità di erogare sinergicamente una strategia terapeutica funzionale per tale condizione.

Le mobilizzazioni manuali, sia articolare che tessutale, mirano a ristabilire il corretto schema di movimento delle articolazioni e a migliorarne la mobilità. Normalmente, la terapia comprende anche il trattamento delle altre articolazioni del bacino e della zona lombare.

Gli esercizi hanno l'obiettivo di consolidare i risultati ottenuti attraverso la terapia manuale e prevenire eventuali recidive, rafforzando i muscoli che risultano deboli e allungando quelli che, all’esame fisico, presentano un tono-trofismo importante.

Tra le terapie fisiche più utilizzate, per questa condizione, ritroviamo:
- la tecarterapia
- la magnetoterapia, consigliata in esiti di frattura poiché stimola la formazione del callo osseo
- il laser ad alta potenza, utile in presenza di dolore intenso in punti specifici
- i neurostimolatori antalgici, come l’Interix e TENS, usati per alleviare il dolore nell’area interessata
Visto che la tecarterapia risulta essere una delle terapie fisiche più comunemente impiegati per questa condizione, nel prossimo paragrafo ne approfondiremo le caratteristiche.

La tecarterapia: che cos'è e come funziona?

Il termine "Tecarterapia" sta per Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo, riferendosi al modo in cui questo dispositivo fornisce uno stimolo biologico ai tessuti. Si tratta di un apparecchio che opera su una frequenza compresa tra 500.000 Hz e 1 milione di Hz, generando così calore endogeno (interno ai tessuti). Per questo motivo, questo trattamento è noto anche come "diatermia da contatto." Il calore profondo o endogeno viene indotto nel paziente tramite l'effetto Joule: le particelle cariche (ioni) nella zona trattata oscillano rapidamente, centinaia di migliaia di volte al secondo, generando calore a seguito di questo movimento oscillatorio.

Gli effetti biologici di questo dispositivo sono principalmente tre:
Effetto chimico: si ritiene che la tecarterapia normalizzi il potenziale di membrana, poiché negli stati infiammatori gli scambi cellulari tendono a essere alterati.
Effetto termico: durante l’applicazione, la tecar richiama sangue nella zona trattata, aumentando il microcircolo locale e il calore.
Effetto meccanico: il calore generato facilita il trattamento e la mobilizzazione dei tessuti, poiché questi rispondono meglio quando riscaldati.

Farmaci per la coccigodinia

Nei casi più severi, il medico può decidere di associare una terapia farmacologica alla fisioterapia. I farmaci più prescritti per questa condizione sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei) per ridurre il dolore, spesso in combinazione con miorilassanti per alleviare la rigidità muscolare.

Chirurgia per la coccigodinia

Nei rari casi di fratture gravi o di significativa instabilità, si può ricorrere a un intervento chirurgico di rimozione del coccige, noto come "coccigectomia." Tuttavia, data l'invasività dell'operazione e i lunghi tempi di recupero, questa opzione è indicata solo in situazioni eccezionali, quando non esistono altre alternative per migliorare le condizioni del paziente.

 

BIBLIOGRAFIA

Lirette LS, Chaiban G, Tolba R, Eissa H. Coccydynia: an overview of the anatomy, etiology, and treatment of coccyx pain. Ochsner J. 2014 Spring;14(1):84-7. PMID: 24688338; PMCID: PMC3963058.

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Kalstad AM, Knobloch RG, Finsen V. Coccygectomy in the Treatment of Chronic Coccydynia. Spine (Phila Pa 1976). 2022 May 15;47(10):E442-E447. doi: 10.1097/BRS.0000000000004209. Epub 2021 Aug 30. PMID: 34468434.

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